Chi è Rachele Furlan?
Rachele è una Digital Strategist innamorata del suo lavoro. Si occupa di strategia e di performance da quando, durante il master in Marketing e Comunicazione d’Impresa, ha scoperto la potenzialità degli strumenti del web marketing a livello di tracciabilità.
Entra a far parte della rubrica Storie di imprenditori digitali accompagnata all’intervista dalla bimba che porta in grembo e che molto presto potrà tenere tra le sue braccia.
Ho avuto il piacere di conoscerla di persona qualche anno fa, era il 2018 a Padova, durante il primo AffiliateDay. Ciò che ha spinto Rachele ad avvicinarsi alle affiliazioni è stato il suo forte desiderio di cominciare a mettere le mani in pasta, iniziando a fare i primi test lato advertising.
Passione adv
Dopo la laurea in Diritto ed Economia, Rachele frequenta un master in marketing e comunicazione che le permette di scoprire un mondo a lei fino a quel momento sconosciuto. È proprio durante i moduli dedicati all’advertising e ai tracciamenti che intravede le potenzialità del web marketing e di tutti quegli strumenti che gli ruotano attorno. Resta affascinata dalla capacità di avere a disposizione i numeri e da questi numeri riuscire a elaborare un tracciamento completo dell’utente. Si appassiona così tanto da immergersi completamente in queste tematiche e riuscire a farle diventare il suo lavoro.
Comincia a lavorare come Social media manager in agenzia occupandosi principalmente di contenti: della creazione di piani editoriali, ai testi dei siti, all’elaborazione di campagne advertising. Contestualmente, si avvicina all’affiliate marketing attraverso le piattaforme per la sponsorizzazione dei prodotti online. Rachele considera le affiliazioni una vera e propria scuola, attraverso la quale ha appreso tantissimo dalle dinamiche e dalle operazioni che lei stessa ha messo in atto. Il suo obiettivo non è quello di guadagnare, bensì di imparare. E così è stato.
Gestione clienti
Nel 2018 apre la partita iva e comincia la sua esperienza da freelance che la vede impegnata sin da subito nella ricerca dei clienti. Rachele quindi si reca nelle realtà aziendali locali proponendo i suoi servizi, ovvero la promozione delle attività attraverso i social e l’advertising. La vera difficoltà che incontra è riuscire a far capire proprio quello che propone, una difficoltà legata a tutte quelle aziende vittime di esperienze pregresse negative e quindi diffidenti verso coloro che si occupano di comunicazione.
È stata dura ma ancora oggi segue il suo primissimo cliente di allora. Per superare gli ostacoli di partenza, Rachele propone una prova inziale, periodo che le concede il tempo di acquisire fiducia ed essere scelta per la professionalità. Entra in punta di piedi proponendo qualcosa di concreto, senza fare promesse ma attività pubblicitarie, seppur con piccole cifre, per mostrare ciò che si può fare. Rachele accompagna con umiltà i suoi clienti verso la consapevolezza del digitale.
La figura del consulente
Il lavoro del consulente va anche oltre la mera esecuzione delle attività di comunicazione in senso stretto. Oltre ad acquisire diverse competenze orizzontali, il consulente deve addentrarsi nella realtà del cliente o potenziale cliente per capire quali attività proporre e cosa può effettivamente funzionare bene online. Molto spesso si parte con l’idea di una strategia che sulla carta sembra funzionare che però online non dà risultati. Ed è solo il professionista che può indirizzare al meglio le azioni da compiere e gli investimenti da fare. Per Rachele, dunque, ciò di cui il consulente ha bisogno è la fiducia.
I collaboratori del freelance
Un anno fa Rachele comincia a pensare di non vedersi da sola nel percorso lavorativo/professionale. Questo accade per diversi motivi: primo tra tutti è la gestione dei clienti. Non riesce a dire di no ai suoi clienti ma non può continuare a operare da sola. Vuole migliorare le sue prestazioni e lo può fare solo se affiancata da qualcuno/a che le permette una migliore gestione del tempo e di conseguenza dei suoi clienti. A un certo punto il freelance deve fare il passaggio di avvalersi di collaboratori. È questo ciò che pensa Rachele quando prende consapevolezza di voler migliorare sempre di più la qualità del suo lavoro, fare qualcosa e farlo bene. Infatti, adesso ha una collaboratrice che le permette gestire meglio il lavoro e addirittura aumentarlo.
Comunicazione umana
Rachele comunica molto su Instagram e lo fa in modo naturale. La sua spontaneità rende la comunicazione fluida e autentica. Alterna contenuti lavorativi a quelli di vita privata, riuscendo a toccare le corde giuste dei suoi utenti, riuscendo a rivelarsi umana anche lei. Sì, perché Rachele con la sua spontaneità abbatte le barriere dello schermo, riesce a coinvolgere chi la segue mostrando aspetti di vita quotidiana che tutti potremmo trovarci a vivere. E questa sua genuinità la si può riscontrare sia a livello personale che professionale.
Vuoi vedere l’intervista integrale a Rachele Furlan?
La trovi nel mio profilo Instagram in IGTV (a questo link https://instagram.com/giannicolamontesano )
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A presto!
Giannicola